Cosa significa essere una Società Benefit

A cura di Paolo Bianchi

Cosa sono le Società Benefit? Quali sono i requisiti e i vantaggi di essere Società Benefit? Ti è capitato di leggere la sigla “SB” nella ragione sociale di un’azienda e ti sei chiesto cosa volesse dire? Rispondiamo a tutte queste domande in questo articolo.

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Le origini culturali

Le critiche al sistema capitalistico sono vecchie quanto il Capitalismo stesso, alcune forme di opposizione e di contestazione sono state, nel corso dei decenni e dei secoli, condannate dalla Storia stessa, ma altre critiche e diversi ripensamenti fondamentali, rispetto alla forma e al concetto “puro” di Capitalismo, sono vivi e si “aggirano” per il mercato globale.

Alcune milestone del progresso culturale, in un’ottica di crescente attenzione agli aspetti ambientali, sociali e di governance, sono rappresentate da alcune memorabili dichiarazioni, fatte da personaggi illustri del mondo della Finanza, dell’Impresa e della Politica mondiali.

Su tutte, vale la pena di ricordare in questa sede la storica dichiarazione di Larry Fink, CEO di BlackRock, la più grande società di investimenti al mondo, che dichiarò nella sua lettera agli azionisti del 2020 che per competere e migliorare i profitti bisognava creare valore per la comunità. A gennaio 2021 nella lettera ai CEO delle aziende in cui BlackRock investiva, Fink richiese che le aziende comunicassero al mercato un cronoprogramma approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione sulla riduzione di emissioni di CO2 che avrebbe dovuto necessariamente raggiungere il goal delle zero emissioni entro il 2050.

Altro importante atto per comprendere il mondo che ci attende è legato alla Pension and Lifetime Savings Association (PLSA), l’Associazione dei Fondi Pensione Inglesi, che nel 2020 chiese alle aziende in cui investiva, pena il voto contrario in sede di Assemblea, di rispettare dei parametri ambientali, di praticare maggiore trasparenza nelle emissioni di gas serra e di legare ad esse la remunerazione dei manager.

Insomma, come direbbe Bob Dylan: “You don’t need a weatherman to know which way the wind blows!”

La definizione normativa

Veniamo dunque alla protagonista di questa trattazione: la Società Benefit. Da un punto di partenza binario, dove da un lato esistono le società che perseguono la massimizzazione del profitto e, dall’altro, le realtà no profit che si occupano di perseguire finalità di beneficio comune, le Società Benefit rappresentano una vera e propria coincidentia oppositorum. Possono infatti “fregiarsi del titolo” di Società Benefit solo quelle aziende che integrano il loro statuto, affiancando agli obiettivi economici anche obiettivi di beneficio comune.

Una volta diventata Benefit, l’azienda può dunque affiancare alla propria ragione sociale la sigla “Società Benefit” o più sinteticamente “SB”.

È buona pratica, avvenuta la trasformazione in Società Benefit, nominare un Responsabile d’Impatto che, con cadenza annuale, redige una relazione su quanto fatto dalla Società Benefit rispetto agli obiettivi di beneficio comune inseriti in statuto e assunti, quindi, come impegni costanti dell’attività imprenditoriale.

La Società Benefit è a tutti gli effetti una entità legale riconosciuta dalla legge italiana (L. 208/2015), una vera e propria invenzione del nostro Legislatore, caratterizzata da un livello più alto di trasparenza, accountability e da una maggiore considerazione degli azionisti e di tutti gli stakeholder.

I vantaggi per la società che diventa benefit

I vantaggi per l’azienda che sceglie di trasformarsi in Benefit sono diversi, e possono essere sintetizzati in:

rafforzamento del posizionamento strategico in un’ottica di beneficio comune e impatto positivo grazie alla chiara identificazione della missione e degli obiettivi aziendali di sostenibilità socio-ambientale;
allargamento delle responsabilità del management in un’ottica di sostenibilità, trasparenza e responsabilità verso tutti i potenziali portatori di interesse:
protezione della missione nel tempo;
in ambito di Risorse Umane: senso di appartenenza e orgoglio. Attrazione di giovani talenti e miglioramento del tasso di retention;
i benefici delle aziende, naturalmente, possono auspicabilmente tradursi in benefici anche per gli azionisti e per chi crede, investendo, nel futuro e nel rendimento di un progetto strategico imprenditoriale attento ai fattori ESG e di beneficio comune.
nel caso un’azienda decidesse di diventare Società Benefit è prevista un’agevolazione fiscale sotto forma di credito d’imposta nella misura del 30% dei costi di costituzione (per le nuove imprese) o costi di trasformazione in Società Benefit (per quelle già costituite). Per avere ulteriori informazioni aggiornate rimando agli amici di CreazioneImpresa e al loro e-book sulle agevolazioni fiscali.

Un esempio di Società Benefit

Porto l’esempio di una azienda di quasi quarant’anni ma “neonata” come Società Benefit da poche settimane: la Unidata S.p.A., di cui mi onoro di far parte del Consiglio di Amministrazione e di cui sono, appunto, Responsabile d’Impatto.

Unidata è una telco con sede a Roma che, forte di una estesa infrastruttura in fibra ottica e di un data center proprietario, offre servizi avanzati di accesso ad Internet, soluzioni in Cloud e IoT.

Questa azienda, fondata nel 1985 come hardware provider, ha di recente inserito in statuto i seguenti obiettivi di beneficio comune, che ne fanno una Società Benefit: di seguito lo stralcio ripreso dal vigente statuto della Società, frutto della recente integrazione:

La società ha per vocazione quella di cogliere le potenzialità offerte dalle più moderne espressioni del progresso tecnologico, informatico e delle telecomunicazioni al fine di contribuire a rendere migliore la vita quotidiana dei clienti e più efficiente e produttivo il loro lavoro, perseguendo, in particolare, le seguenti finalità specifiche di beneficio comune:

– Promuovere per tutte le persone il diritto alla connessione come leva di inclusione sociale diffondendo sul territorio il più ampio accesso alla connettività e ai servizi digitali e ricercare, sviluppare e promuovere soluzioni sempre più performanti quale strumento di miglioramento della vita delle persone e della produttività delle imprese;

– Favorire la soddisfazione di dipendenti e collaboratori, attraverso opportunità di formazione per lo sviluppo personale e professionale e condizioni favorevoli per la flessibilità lavorativa.

– Attuare un’evoluzione progressiva del proprio modello di business e operativo verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica, anche adottando politiche di utilizzo responsabile delle risorse naturali attraverso la riduzione dell’inquinamento e dei consumi.